Itinerari a Scicli

Sicilia

Lo splendore del centro storico di Scicli è una folgorazione tardo-barocca. E non a caso l'UNESCO lo ha scelto patrimonio culturale dell'umanità.
La città è in festa..Seduta beatamente tra le due cave " Stella "e " Bartolo " sembra a prima vista sopire quietamente, ma a jusu (giù) dalla piazza centrale, è dominata dal vigoroso abbraccio del colle di San Matteo dove è ubicata l'omonima chiesa un tempo matrice di Scicli.
E'un trionfo di rivelazioni, di elementi decorativi che mostrano segni tangibili passati ancor vivi nelle memorie del presente esaltati dalle espressioni stilistiche tardo-barocche, dalla bellezza dei paesaggi dalla natura tersa, dalla lucentezza della pietra miocena, dall'opulenza di particolari architettonici che abbelliscono i tanti vicoletti che si snodano lungo le vie principali del paese.
Scicli, tesoro inestimabile, racchiuso da una cornice di chiese e palazzi settecenteschi e ottocenteschi, in cui l'eleganza architettonica e la raffinatezza decorativa regalano all'osservatore armoniosi e seducenti scenari immersi nello stile tardo-barocco.

Passeggiata mezza giornata
Max. 4 ore
Piazza Italia, Chiesa Madre: è ubicata nella centrale piazza Italia. Chiesa risalente al XVII secolo a tre navate. All'interno sono custodite le reliquie di San Guglielmo (Patrono della città), ed il simulacro, in cartapesta, raffigurante la Madonna delle Milizie.

Palazzo Fava: palazzo settecentesco ubicato in piazza Italia, recentemente restaurato presenta degli elementi architettonici in stile tardo-barocco. Di rilevante appariscenza è il portale d'ingresso riccamente decorato e le mensole dei balconi abbellite da sculture che ricordano quelle di Palazzo Nicolaci a Noto.

Chiesa di S. Bartolomeo: posta nell'omonima "cava", conserva all'interno un bellissimo presepe ligneo del 600',una "Deposizione del Cristo" eseguita dal Mattia Preti nel XVII sec. Di notevole interesse la pala centrale con il "Martirio di S. Bartolomeo", opera del Pascucci. La facciata dei primi del XIX sec. È di Salvatore Alì.

Palazzo Beneventano: palazzo dei primi del 700, considerato dallo storico d'arte "Blunt", il più bello della Sicilia. Suggestive le sculture grottesche delle mensole e le teste di moro che si lanciano nel vuoto con straordinaria aggressività.

Via Francesco Mormino Penna: riconosciuta e dichiarata nel giugno 2002, con lo splendido palazzo Beneventano, dall'UNESCO bene dell'umanità. Questa via è la perfetta realizzazione della concezione urbanistica barocca dove spazio, luce e armonia costituiscono un unico insieme di coinvolgente fascino e stupore. In questa cornice scenografica oltre alle chiese tardo.barocche, trovano perfetta collocazione palazzi neoclassici, rococò e liberty.

Chiesa e Convento del Carmine: è annessa all'ex convento dei Carmelitani che conserva, nella struttura originaria, un importante chiostro del 700'. L'intero complesso è stato realizzato su progetto di Fra' Alberto Maria di S. G. Battista.

Chiesa della Consolazione: è un tempio tardo-barocco; particolare è il portale seicentesco, resistito al terremoto del 1693, che si trova sulla fiancata destra della chiesa.

Chiesa di S. Maria la Nova: essa è di stile neoclassico e presenta una struttura a tre navate caratterizzata da cupole sovrastanti le cappelle laterali. All'interno si conservano molte opere: una tela che raffigura "Il Martirio di S. Adriano", una grande urna reliquiaria in argento, diverse statue lignee, sopra l'altare maggiore una grande "Natività" realizzata da Sebastiano Conca, ecc.


Passeggiata intera giornata
Max. 8 ore
Mattina

Piazza Italia, Chiesa Madre: è ubicata nella centrale piazza Italia. Chiesa risalente al XVII secolo a tre navate. All'interno sono custodite le reliquie di San Guglielmo (Patrono della città), ed il simulacro, in cartapesta, raffigurante la Madonna delle Milizie.

Palazzo Fava: palazzo settecentesco ubicato in piazza Italia, recentemente restaurato presenta degli elementi architettonici in stile tardo-barocco. Di rilevante appariscenza è il portale d'ingresso riccamente decorato e le mensole dei balconi abbellite da sculture che ricordano quelle di Palazzo Nicolaci a Noto.

Chiesa di S. Bartolomeo: posta nell'omonima "cava", conserva all'interno un bellissimo presepe ligneo del 600',una "Deposizione del Cristo" eseguita dal Mattia Preti nel XVII sec. Di notevole interesse la pala centrale con il "Martirio di S. Bartolomeo", opera del Pascucci. La facciata dei primi del XIX sec. È di Salvatore Alì.

Palazzo Beneventano: palazzo dei primi del 700, considerato dallo storico d'arte "Blunt", il più bello della Sicilia. Suggestive le sculture grottesche delle mensole e le teste di moro che si lanciano nel vuoto con straordinaria aggressività.

Via Francesco Formino Penna: riconosciuta e dichiarata nel giugno 2002, con lo splendido palazzo Beneventano, dall'UNESCO bene dell'umanità. Questa via è la perfetta realizzazione della concezione urbanistica barocca dove spazio, luce e armonia costituiscono un unico insieme di coinvolgente fascino e stupore. In questa cornice scenografica oltre alle chiese tardo.barocche, trovano perfetta collocazione palazzi neoclassici, rococò e liberty.

Chiesa e Convento del Carmine: è annessa all'ex convento dei Carmelitani che conserva, nella struttura originaria, un importante chiostro del 700'. L'intero complesso è stato realizzato su progetto di Fra' Alberto Maria di S. G. Battista.

Chiesa della Consolazione: è un tempio tardo-barocco; particolare è il portale seicentesco, resistito al terremoto del 1693, che si trova sulla fiancata destra della chiesa.

Chiesa di S. Maria la Nova: essa è di stile neoclassico e presenta una struttura a tre navate caratterizzata da cupole sovrastanti le cappelle laterali. All'interno si conservano molte opere: una tela che raffigura "Il Martirio di S. Adriano", una grande urna reliquiaria in argento, diverse statue lignee, sopra l'altare maggiore una grande "Natività" realizzata da Sebastiano Conca, ecc.

Pomeriggio

Chiesa di S. Matteo: ex chiesa Madre di Scicli, fu costruita dopo il terremoto del 1693 e sovrasta dal colle omonimo la città. La chiesa a tre navate ha avuto il rifacimento del tetto nel secondo 900'.
La facciata , a due ordini, è rimasta incompleta.

Ruderi del Castello dei tre Cantoni: sparsi per il colle di S. Matteo si trovano tre piccole
chiese: "Santo spirito" dalla facciata barocca, "Santa Lucia"e quella di "S.Vito". Qui ,inoltre, giacciono le rovine del vecchio Castello, volgarmente chiamato"Castellaccio", il castello forse esisteva già quando Scicli resistette all'assedio degli arabi che nell'864, impugnarono la città.

Chiafura: non distante dalla chiesa di S. Matteo, sul fianco della collina si apre un enorme numero di antri, dette le cento bocche di "Chiafura", popolate fino all'inizio degli anni 60'. Difficile risalire alle origini di questo quartiere rupestre ma, probabilmente le grotte furono abitate sin dall'antichità, mutandosi da nude caverne a vere case per la gente più povera.

UTILI CONSIGLI : per visitare il colle di San Matteo, suggeriamo scarpe da trekking o scarponcini, cappellino per proteggersi dal sole, specialmente d'estate; acqua da bere in quantità proporzionale alla durata dell'escursione che è di circa tre ore.

[ Autore: Itinerario Laura Calabrese ] Pubblicato: 16/11/2005 Letto: 9032 volte