Un viaggio con gli sci da rifugio a rifugio.
Predazzo, Trentino Alto Adige
 
Sciare in Trentino. Se amate lo sci e la montagna nella sua veste invernale,  se amate ammirare in solitudine l’alba dall’aria sottile od il tramonto  che incendia le vette, se volete sentire la neve che scricchiola  sotto i vostri sci e cercate di sfuggire alle piste affollate, potete provare l’esperienza di un viaggio  di quattro giorni, con gli sci e lo zaino in spalla,  con un percorso di oltre km. 150 di discese attraverso i Monti Pallidi, le montagne più belle del mondo, ed i Parchi Naturali di questa regione, pernottando in  confortevoli Rifugi-Albergo in quota che  offrono albe e tramonti indimenticabili e dove potrete apprezzare i piatti tipici delle vallate Ladine. Non occorre essere dei campioni dello sci, basta  una  buona padronanza della tecnica sciistica,  ovvero saper sciare in sicurezza  su normali piste turistiche (battute),  ma con ogni condizione di  tempo perché, anche sulle Dolomiti, qualche volta nevica.
Il Viaggio inizia  in  Val di Fiemme a Bellamonte di Predazzo, bella località  sciistica al confine con il Parco Naturale di Paneveggio. 
Attraversando le più belle piste della Val Gardena, come la  Dantercepies, la Cir, la Saslonch dove si disputa ogni anno la discesa libera di Coppa del Mondo, si raggiunge il Passo Gardena per poi scendere in Val Badia. 
Durante il viaggio si arriva al Passo Falzarego  attraverso il Passo di Valparola, linea di confine fra la Regione Veneto ed il Trentino Alto Adige.
La chiesetta e i cippi commemorativi presenti al Passo Falzarego ci riporteranno alla memoria i tristi ricordi della Grande Guerra e anche salendo in vetta al Lagazuoi, con l’ardita funivia, si potranno ancora vedere  le trincee e gli ingressi delle gallerie scavate nella roccia  dai nostri alpini.  Ma dalla vetta del Lagazuoi, a 2800 metri di quota,  il panorama mozzafiato che a 360 gradi si offre alla nostra vista, ci farà subito dimenticare questi ricordi, per offrirci tutta la maestosità delle vette dolomitiche. Le più belle vette  saranno sotto i  nostri occhi, dalle Odle al Sella, dalla Marmolada alle Pale di S. Martino, dal Civetta al Pelmo,  dall’Antelao al Sorapis e accanto a noi le Tofane, con la bianca e maestosa Tofana di Rozes. Sarete  nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. 
All’alba, a quasi 3.000 metri il sole incendia le pareti della Tofana e del Gruppo di Fanis. Le piste che scendono dal Lagazuoi sono  state “pettinate” dai gatti delle nevi durante la notte  e  brillano al sole, nessun segno di passaggio umano. Dalle finestre  del rifugio, smerigliate dagli arabeschi del ghiaccio, si intravedono le vallate dolomitiche ancora velate dalle ombre del mattino.  
Durante il viaggio si sosta in stupendi rifugi, accoglienti, con terrazze che offrono ai viaggiatori panorami mozzafiato e una cucina ricca delle specialità locali. I Rifugi sono prestigiosi punti di ristoro in alta quota, frequentati da sportivi e personaggi famosi, provenienti da tutto il mondo  e non hanno bisogno di presentazioni. Al RIFUGIO SON FORCA -mt. 2000,  sotto le pareti del Monte Cristallo, così chiamato per la particolare colorazione che assume al tramonto, se volete godervi le ultime luci del giorno in perfetta solitudine, vi consigliamo la terrazza panoramica, una  coperta  ed una fumante bevanda.  Le Dolomiti ampezzane saranno vostre, mentre sulle crode, sopra di voi , appariranno i camosci, alla ricerca del pasto serale. Avete dimenticato quasi tutto:  le auto, i giornali, la TV, le città inquinate, i problemi quotidiani. Una sensazione di pace e di benessere vi pervade, siete soli davanti al meraviglioso spettacolo  che ogni sera, la natura  manda in scena.  Dalla vetta del Lagazuoi si  scende poi per km. 8 fino ad Armentarola, dove un traino di cavalli, a cui sono attaccati  oltre 20 sciatori, porterà i viaggiatori fino agli impianti di risalita di S. Cassiano. La pista è  una di quelle che non si dimenticano,  dai  mt. 2800 si scende fino ai mt. 1600, attraverso solitari panorami di alta montagna che piano piano degradano verso le pinete del fondo valle. 
Il viaggio termina l’ultimo giorno con la vetta della MARMOLADA -  LA REGINA DELLE  DOLOMITI -mt.3.342- da dove percorrendo le piste della Marmolada e di Passo Fedaia, si risale il Passo Padon e Porta Vescovo, e attraverso le piste della “Terra dell’Orso” si ritorna  ad Arabba  e poi attraverso il Passo Pordoi si raggiunge Canazei. 
Per i dettagli di questo viaggio : 
http://www.dolomia.com
[ Autore: www.dolomia.com ] Pubblicato: 01/01/2004 Letto: 9641 volte
 
 
 Speciale Settimane bianche
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