I templi di Angkor

Angkor, Cambogia

Alla scoperta della “foresta di pietra” in Cambogia. Scelti come set di alcune delle scene più spettacolari del film Tomb Raider, con Angelina Jolie, i templi di Angor sono considerati il gioiello più prezioso del sud-est asiatico. Inseriti dall’Unesco tra i Patrimoni dell’umanità, i templi risalgono al XV secolo, periodo di massimo splendore dell’impero Khmer. Dal 1990 è in atto un notevole sforzo al fine di recuperare la maggior parte dei templi “divorati” dalla giungla, con lo scopo di riportarli al loro antico splendore ed incrementare l’afflusso degli stranieri.
La Cambogia solo da qualche tempo è stata riaperta la turismo, dopo molti anni di guerra e isolamento. Ora la situazione politica è molto più stabile e pian piano si cerca di rimettere in moto l’industria turistica che in questo paese può trovare diversi luogi d''interesse. Angkor è senza ombra di dubbio una meta che per chi si reca in Sud-Est asia non può non essere presa in considerazione. La sensazione di un salto indietro nel tempo è immediata, appena si superano i cancelli d’ingresso dell’immensa area si incontrano decine di piccoli templi e complessi, tutto questo immerso in una vegetazionetropicale lussureggiante.
L’attrazione principale è Angkor Wat (Tempio delle città) , circondato da un muro esterno ed un fossato di 1 km per 800 metri, è composto da numerosissime torri e gallerie percorribili a piedi. Qui si possono ammirare splendidi bassorilievi perfettamente conservati che rappresentano immagini di divinità kmer, indu e buddiste. Nel 2000 grazie ad immagini scattate dalla Nasa si scoprì che anche il sottosuolo è ricco di sentieri e canali per l’acqua.
Un altro tempio che merita assolutamente una visita è il Bayon, caratterizzato da moltissimi visi sorridenti scolpiti sulle facce delle guglie quadrate. Questo è un luogo perfetto per fermarsi ad assistere al tramonto: l’atmosfera con le ombre che si allungano diventa ancora più suggestiva. Tra i siti più popolari c’è sicuramente il Ta Prohm che non ha ancora subito interventi di “pulizia” , la sua particolarità infatti è che sono ancora presenti gli alberi cresciuti tra le rovine. Si ha constantemente la sensazione che gli alberi strangolino le enormi pietre, quasi a cercare di riprendersi la terra sottratta dall’uomo cinque secoli prima.
Per visitare l’intera area è necessario acquistare un pass e munirsi di un mezzo di trasporto in quanto le distanze da coprire sono notevoli. La bicicletta può essere il giusto compromesso tra libertà e velocità di movimento ma nei mesi più caldi può diventare molto faticoso percorrere anche solo pochi chilometri. Come tutto il sud-est asiatico anche per recarsi in Cambogia il periodo migliore è quello invernale, che coincide con la stagione secca. L’alta stagione va da dicembre a marzo quindi troverete moltissimi turisti ad Angkor anche perchè il vicino aeroporto di Siem Reap consente di raggiungere Bangkok in meno di un’ora. La maggior parte dei viaggiatori che si recano nel paese si limita infatti alla visita dei siti di Angkor, tralasciando purtroppo altre mete di notevole interesse culturale e storico come la capitale Phnom Penh o le più remote regioni al confine con il Vietnam.

[ Autore: simone contin ] Pubblicato: 06/07/2010 Letto: 4786 volte