Visitare Vasto. Recensioni su Vasto

Guida turistica Vasto. Descrizione Vasto con i suoi angoli più belli, attrazioni e monumenti. Pubblicate direttamente da chi vi risiede.


informazioni utili per visitare e soggiornare a Vasto, 4 recensioni

Foto Vasto,

Le tue vacanze al mare nella Riserva Naturale di Punta Aderci.

Mare (12/04/2010)

La città di Vasto è l'ideale per vivere una vacanza tra la bellezza dei posti e la cordialità delle persone.

Città o borghi limitrofi a Vasto: San Salvo  Casalbordino  Pescara
Attrazioni consigliate a Vasto: Riseva Naturale di Punta Aderci,Piazza Rossetti,castello Caldoresco,la casa natale di Gabriele Rossetti,Loggia Amblingh,musei civici di Palazzo D'Avalos,pinacoteca Palizzi..
Foto Vasto,

punta aderci vasto

Mare (12/15/2008)

Fondata nel 1998, estesa 285 ettari la riserva protegge la costa rocciosa tra Vasto e Casalbordino. L'area, interessante sotto l'aspetto botanico e geologico, offre molte possibilità agli amanti di birdwatching, surf e immersioni.

Città o borghi limitrofi a Vasto: pescara  termoli  francavilla
Attrazioni consigliate a Vasto: aqualand
Foto Vasto,

La località di Vasto

Mare (11/13/2008)

Vasto è una ridente località della costa adriatica bella sopratutto in estate e tutta da scoprire per la sua lunga storia.
Vasto è l'Histonium della Roma antica, di cui rimangono antichi resti, molti in fase di scavo, nel centro storico.

La leggenda narra che Diomede, Re d'Etolia, guida degli Illari, dopo l'assedio di Troia, si esiliò volontariamente dalla sua Patria e sbarcò con le sue genti nell'Italia Meridionale dove fondarono diverse città tra cui Histon (scelse questo nome perché gli ricordava il monte Histone di Corfù).

Secondo le tesi storiche i primi insediamenti risalgono a diversi secoli prima della venuta di Cristo.- 1184 a.C. (10 anni dopo la fine della guerra di Troia).[senza fonte]

Verso il V secolo a.c. vi si insediarono i Frentani, antica popolazione italica di origine sannitica dedita al commercio della lana. Histon in seguito alla guerra sociale del I secolo a.c. (91-88 a C.) divenne Histonium (deriva dal dal greco iston che vuol dire tela di lana) e fu elevato a municipio romano (potendo oggi vantare sul proprio stemma la dicitura VASTUM OLIM HISTONIUM ROMANUM MUNICIPIUM) e durante l'età imperiale acquisì importanza e prestigio.

Oggi giorno la città presenta ancora l'antica struttura romana, a trama viaria ortogonale nella parte nord, apparendo infatti evidente il Decumano massimo e il cardine principale inglobate dalla cinta muraria medioevale di cui resta la porta (santa Maria) ed un torrione cilindrico (di Bassano). La città romana vantava il campidoglio, le terme e numerosi templi e ville augustee oltre ad un anfiteatro (celato sotto piazza Rossetti). La frana del 1956 ha cancellato le numerose tracce di antichità esistenti nella parte orientale.

Nel tardo impero cominciò il declino durante il quale venne continuamente esposta a dominazioni e saccheggi, dapprima dai longobardi con Teodorico il quale lo fece aggregare al ducato di Benevento come gastaldato, e poi nell'802 venne distrutta dai franchi di Pipino il Breve, guidati da Guasto d'Aimone duca di Dordona. Una parte del terreno venne poi assegnata in premio allo stesso Guasto d'Aimone, il quale rapito dall'incantevole luogo decise di fondare sulle rovine di Histonium una città che prese il suo nome. Un'altra parte venne data a un Gisone (da cui Guasto Gisone).

Fu coinvolto in un fiume turbinoso di vicende di guerre e passò sotto vari feudatari, dal secolo IX al secolo XIV: splendore e decadenza si avvicendarono con un ritmo sconcertante. Tra il X e il XII secolo venne devastato dai Saraceni e dagli Ungari fino a quando la città divenne possedimento dell'Abbazia di San Giovanni in Venere dal 1041 al 1271. La città venne saccheggiata anche dai Crociati nel 1194 e dai Veneziani nel 1240.

Nel 1177 Papa Alessandro III rimase a Vasto, costretto da una tempesta, per un mese (dal 7 febbraio al 9 marzo) fino al giorno delle Ceneri. In riconoscenza all'ospitalità offerta il 12 dicembre dello stesso anno Papa Pio VI concesse alla città l'indulgenza plenaria in forma di Giubileo che si celebra tutt'oggi la terza domenica di gennaio di ogni anno presso la chiesa di Sant'Antonio da Padova dal 1956 (anno in cui ci fu la frana che interessò la chiesa di San Pietro ove fino ad allora veniva celebrato il "Beneficium").

Nel 1385 vennero fuse Guasto d'Aimone e Guasto Gisone per disposizione di Carlo III di Durazzo. Si impadronirono del Vasto dapprima i Caldora (a cui si devono: il castello caldoresco, la torre di Bassano, la torre Diomede de Moro e la Torre di Santo Spirito), poi i Guevara e poi i D'Avalos. Il feudo poi passò nuovamente nelle mani dei Caldora, dei Guevara per poi essere infeudato nel 1496 a Roderigo D'Avalos la cui famiglia la tenne poi fino al 1798.

I D'Avalos nobile famiglia spagnola vi trasferirono il fasto della corte iberica e costruirono uno splendido palazzo: il palazzo D'Avalos (distrutto dai turchi nel 1566 e poi ricostruito in stile rinascimentale). La città per la sua bellezza venne chiamata l'Atene degli Abruzzi. Il 29 marzo 1710 Carlo III d'Austria, con suo diploma concede a Vasto il privilegio del titolo di "Città".

La rivoluzione francese, i moti e l'instaurazione della monarchia napoleonica ebbero notevole influsso sulla vita della città e Vasto fu la prima città d'Abruzzo che, il 4 settembre 1860, dichiarò decaduto il Regno Borbonico innalzando il Tricolore di Garibaldi e di Vittorio Emanuele.

Nel 1938, in epoca fascista, Vasto venne ribattezzata ufficialmente Istonio, con un chiaro riferimento al suo antico nome latino, Histonium, e mantenne tale denominazione fino all'autunno del 1944.

Il nome odierno deriva, dall'epoca longobarda, da Guasto d'Aimone. Guasto a sua volta deriva da gastaldato (un abbozzo di provincia odierna). Guasto si è poi modificato nel tempo e nei documenti catastali e comunali in Uasto e poi in Vasto.

Città o borghi limitrofi a Vasto: San Salvo  Casalbordino  Cupello
Attrazioni consigliate a Vasto: Riserva Naturale di Punta Aderci, Palazzi ,Palazzo D'Avalos , palazzo della Penna, museo archeologico, museo del costume,

Recensione Vasto

Vasto, il mare per le tue vacanze!

Mare (6/11/2008)

Marina di Vasto il territorio
Dove si trova Vasto Marina
Vasto si trova all’estremita' meridionale della costa abruzzese, tra Punta Penna e il lido di San Salvo ed è facilmente raggiungibile in Autostrada A14 (Uscite: Vasto Nord - Casalbordino, Vasto Sud – Montenero), in treno (linea Milano-Lecce), in barca ( porto turistico di Punta Penna). Autobus di linea la collegano a Pescara (aeroporto d’Abruzzo). Il litorale vastese è il più esteso e vario della regione Abruzzo ed è uno dei più apprezzati da parte dei villeggianti. A sud-est del centro storico, la bella spiaggia sabbiosa di Marina di Vasto si distende verso la foce del Trigno. A nord dell’abitato sono il litorale di Santa Maria della Penna e la costa rocciosa di Punta Aderci. Sono operativi 33 alberghi, 5 campeggi, 3 affittacamere, 1 casa per vacanze, 1 ostello, 4 bed&breakfast e 27 stabilimenti balneari, cui si aggiunge un attrezzato porto turistico. L’irresistibile varietà dei colori e dei paesaggi è l’invito ad un’immersione totale. La riserva di Punta Aderci, col suo promontorio a picco sul mare, è una meraviglia di natura selvaggia e incontaminata, il regno delle dune e del fratino, una splendida oasi riservata agli amanti della flora, del parapendio, delle spiagge e dei fondali mediterranei. La libertà si offre in angoli di riservatezza a due passi dagli orti rigogliosi che degradano verso il mare. Scopri un tratto per volta la lunga e articolata scogliera vastese, da Casarza e San Nicola fino a Canale e Vignola, una magia di calette, rocce e ciottoli, una sequenza di vedute mozzafiato punteggiate dai trabocchi, arcane macchine da pesca protese su mille sfumature di blu.
Il Territorio Vasto Marina
Bandiera blu dell’UE per il mare pulito, Vasto vanta il litorale più esteso e variegato della regione. Morbidi e dorati arenili, a sud est, si alternano a tratti frastagliati e a splendide calette nella parte nord. La costa vastese inoltre offre ambienti tra i meglio conservati del litorale adriatico, con una riserva naturale di 285 ettari, quella di Punta Aderci, di grande interesse geologico e botanico dove la vegetazione alterna le specie tipiche delle aree dunali, come l'elicriso, a piccoli boschi di tamerici e robinie, rifugio per sterne, cormorani e altre specie della ricca fauna. La falce perfetta del golfo d’oro risuona del richiamo della sirenetta emersa per miracolo dalle onde del mare. L’immensa e frequentata spiaggia della marina, attrezzata con alberghi, stabilimenti, ombrelloni e lettini, riverbera i raggi di un sole limpido e caldo verso cui si levano gli spruzzi di un’estate frizzante, paradiso dei bagnanti ed anima di una vacanza senza fine. La tua vacanza potrà dirsi completa se coronerai l’estate con un tuffo nelle vicine isole Tremiti, oppure con gite ed escursioni nell’entroterra, lungo crinali marchiati da rocche, castelli e dai templi italici di Schiavi e vallate che, attraverso fiumi di storia, conducono al Parco Nazionale d’Abruzzo e a quello della Majella, nel cuore della Regione dei parchi. Un semplice giro in centro ti farà incrociare ad ogni passo tracce di storia e tesori d’arte. Il Museo archeologico e le vestigia della città romana svelano mosaici termali e reperti di rara bellezza, le chiese offrono polittici e reliquie come la Sacra Spina, la Pinacoteca parla la lingua degli insuperati fratelli Palizzi, mentre la galleria Mediterranea pulsa di opere contemporanee vive e mutevoli. L’autenticità delle tradizioni locali ti farà sentire vastese a tutti gli effetti.
Da vedere Vasto Marina
La città alta, antica Histonium dei romani, offre il fascino del suo centro storico, con il dedalo di viuzze e lo splendido Belvedere affacciato sul “Golfo d’oro”, e numerose attrattive storico - culturali: le terme romane con i bellissimi mosaici, il museo archeologico, ospitato nel cinquecentesco Palazzo d’Avalos, la pinacoteca, il Castello, l’ antica chiesa di Santa Maria Maggiore, la Cattedrale di San Giuseppe, la piazza con la statua di Gabriele Rossetti, poeta e padre del pittore Dante Gabriel Rossetti, celeberrimo fondatore, a Londra, del movimento preraffaelita. Lungo la passeggiata panoramica “loggia Amblingh” si trova la casa natale del poeta. Alzati all’alba e potrai assistere al rientro dei nostri pescatori, scoprire impagliatori e ramai nei vicoli del borgo, correre alla Sagra delle campanelle di San Rocco, alla sera potrai indossare i costumi dei figuranti del Toson d’oro, seguire le processioni religiose o goderti gli spettacolari fuochi pirotecnici di Ferragosto. Svaghi spensierati e divertimenti sfrenati: se durante il giorno ti dedicherai al trekking, alle passaggiate a cavallo e ti farai rapire dalle incredibili attrazioni del parco Aqualand, alle tue serate la riviera vastese offrirà ristoro e diversivi con pub e locali aperti fino a tardi nei dintorni della celebrata rotonda sul mare, mentre per le tue notti non mancheranno dancing e discoteche sfavillanti. Nessuno spettacolo potrà iniziare senza la tua presenza. Affrettati per non perdere eventi sportivi come i campionati di beach-volley o le regate, gli incontri enogastronomici, grandi kermesse internazionali come il Vasto Film Festival, preziosi concerti nelle rassegne estive, appuntamenti di respiro culturale come le mostre del Premio Vasto e le rarità filateliche dell’esposizione Vastophil.
Di giorno e di notte Vasto Marina
Il vasto mosaico di ambienti marini offre la possibilità di vacanze multiformi, dalle rilassanti giornate in spiagge attrezzate, agli itinerari alla scoperta di romantiche calette e alla vasta gamma di sport marini: dal windsurf alle immersioni, dalla canoa alla pesca e alla vela. Le aree dunali sono ideali per il birdwatching, le sterrate dell’entroterra per il mountain biking e il trekking equestre, mentre le falesie di Punta d'Erce e quelle più vicine al porto regalano agli appassionati del parapendio brevi ma emozionanti voli. L’Aqualand del Vasto, il più grande parco acquatico del centro sud, offre divertenti attrazioni acquatiche, attività sportive, aree per i più piccoli e l’Oasi Disco Club, dedicato al popolo della notte. La città, specie in estate, si anima di eventi per tutti i gusti, come la storica rievocazione del Toson d’oro, Vasto Film festival, Il Premio Vasto di arte contemporanea, le sagre che celebrano il trionfo della cucina mediterranea, Vinvasto, dedicato alle eccellenze della produzione enologica regionale, e la particolarissima Fiera delle campanelle.
LA TERRA CHE TI PRENDE PER LA GOLA
Il gusto di ricordare le tue vacanze potrai affidarlo ai sapori di questa terra ricca di gastronomia. Se ami il pesce fatti stregare dalla “Settimana del brodetto alla vastese”, dalla scapece e dalle sagnette con i pelosi, altrimenti arrenditi alla ventricina, la regina dei salumi, alle delizie del carciofo ed alle squisitezze dolciarie, innaffiando tutto con Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo.
CENNI STORICI DI VASTO
La prima popolazione che abitò Vasto fù costituita, secondo la leggenda, da tribù provenienti dalla Dalmazia. Il primo nome, Histon, venne dato a Vasto da Diomede, il quale arrivò sul posto alla guida degli Illiri; Histon, infatti, ricordava il monte Histone di Corfù. Verso il V secolo a.C. il sito fu occupato dai Frentani che potenziarono il primitivo approdo di Punta Penna. Le tante iscrizioni osche e i recenti rinvenimenti di anfore nel golfo di Vasto, testimoniano l'esistenza di traffici marittimi, nonchè la grande importanza della città nel territorio frentano. Dopo la guerra sociale (91-88 a.C.) Histon divenne Histonium e fu elevata alla dignità di Municipio Romano e durante l'età imperiale acquisì potenza e prestigio. In epoca post-imperiale la città non fù risparmiata dalle invasioni barbariche alle quali fece seguito un periodo oscuro nel quale si perse addirittura il suo nome. Un conquistatore franco, Aymone, eresse, sulle rovine dell'antica Histonium, un borgo fortificato, da lui chiamato Guast d'Aimone. Dopo il periodo angioino, che lasciò delle tracce profonde nel lessico, Vasto fu assegnata ai D'Avalos, di origine spagnola, che vi trasferirono il fasto della corte iberica e innalzarono uno splendido palazzo: il Palazzo D'Avalos; la città, per la sua bellezza, fu chiamata "Atene degli Abruzzi".
Camera con vista Vasto Marina
L’organizzazione ricettiva si avvale di hotel di ogni livello, di campeggi e di bed and breakfast. I numerosi agriturismi sulle colline circostanti permettono di arricchire la vacanza al mare con le attrattive della campagna. Il Palazzo D'Avalos fu distrutto dai Turchi nel '500, ma subito ricostruito in forme rinascimentali; fù anche dimora di Vittoria Colonna. Al suo interno oggi si trovano il Museo Archeologico e la Pinacoteca. La città alta conserva molte testimonianze del suo passato; resti di ville Augustee e tracce di insediamenti medievali. Nei pressi di quella che fù, più tardi, la Chiesa di S.Pietro, si ergeva, in epoca romana, il Campidoglio; in Via Adriatica furono scoperte le Terme, le quali stanno a dimostrare quanto abbondante fosse l'acqua a disposizione dei vastesi di ieri, i quali, nelle opere idrauliche, erano dei veri e propri maestri; basti pensare alle due enormi cisterne ancora intatti situati al capo meridionale della Loggia Amblingh. Al Seicento risale il superbo Palazzo della Penna che domina la spianata omonima al riparo da occhi troppo indiscreti; quattro massicci bastioni con munitissime garitte dovevano servire a scoraggiare eventuali malintenzionati. E' la casa dei misteri; si narra che l'edificio venne messo su in una notte da cento diavoli. Dove è situata oggi Punta Penna dicono che una volta ci fosse una splendida città, Buca, sparita ingoiata dal mistero. Famosa la tavoletta di bronzo qui rinvenuta che reca in lingua osca i nomi di due censori frentani, con i resti di mura, templi, colonne, urne funerarie e monete.
Nei dintorni Vasto Marina
Da Vasto si può spaziare verso il mare puntando alle Isole Tremiti, a circa 12 miglia al largo del Gargano, oppure verso l’interno, alla scoperta di paesaggi e sapori attraverso i piccoli insediamenti arroccati sulle colline: Monteodorisio, con il castello e lo spettacolare panorama; Tornareccio città del miele e sede di un museo dedicato ad Aligi Sassu; Carunchio, inserito nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e noto per la produzione del tartufo bianco pregiato; Guilmi, patria della prelibata ventricina alla vastese, la cui originalità è protetta da una apposita Accademia. Tra i personaggi illustri cui la città Del Vasto diede i natali (Vasto, insieme con il Cairo ed il Pireo vuole, innanzi a se, l'articolo maschile), ricordiamo Lucio Valerio Pudente, incoronato poeta in Campidoglio dall'imperatore romano Traiano, dopo aver gareggiato, a soli tredici anni, nel 106 dC, nella poesia latina, durante i Giochi Capitolini che si svolgevano a Roma; ricoprì in seguito la carica di curatore delle rendite pubbliche durante l'impero di Antonino Pio. Altro figlio illustre di Vasto fù Gabriele Rossetti, il "Tirteo d'Italia", poeta ispirato, fecondo, patriota irriducibile che, con i suoi versi, infiammò il Risorgimento napoletano; fu condannato a morte e fuggì esule a Londra, dove non cessò mai di dar lustro all'Italia e di cantare la lontana, amata patria vastese. Patrono della città San Michele, l'Angelo custode, invocato dai vastesi nei giorni grami della metà del XVII secolo quando terremoti e pestilenze decimavano popolazioni intere. Vasto fu "città di grazia" cara al D'Annunzio e definita dallo storico Marchesani : "non ultima tra le più vetuste d'Italia, tra le più favorite dalla natura, una città che non poche ragioni avrebbe ad essere di frequente menzionata."

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