Visitare Sorrento. Recensioni su Sorrento

“Torna a Surriento” recita una bella canzone in dialetto partenopeo. Le sue note hanno reso celebre questa città nel mondo, suscitando in tanti il desiderio di conoscerla, di ritrovarla, di farsi affascinare da questa magica terra.
Secondo alcuni, infatti, il nome Sorrento deriverebbe dal mito delle Sirene che cercarono di ammaliare Ulisse. Le sue origini vanno indietro nel tempo: le antiche mura, sotto la Porta di Parsano ed al di là della Porta della Marina Grande, sono i resti della cinta difensiva greca e romana. Nella piazza della città, anticamente denominata Largo del Castello, sorgono la Chiesa del Carmine e la casa Correale con il caratteristico cortile maiolicato, datata 1768.
La memoria visiva, per quanto si farà quando si andrà via, non riuscirà a liberarsi presto del maestoso costone tufaceo che si osserva dal mare, del profilo del Vesuvio e dei tramonti dietro Ischia e Procida e tanto meno della visione di Capri, che con la sua celeberrima piazzetta, il suo artigianato su misura, i suoi turisti, richiama fortemente all’attenzione. E nemmeno quell’aroma abbandona facilmente il gusto dopo che si è venuti via da Sorrento. E allora lo stornello della canzone “torna a Surriento” non sarà altro che un desiderio svelato