L'accademia ristorante

Panoramica

Tipologia: Ristoranti
Indirizzo: Lazzaro, Lungomare cicerone,89
Responsabile: Filippo Cogliandro
Animali: Non ammessi
Posizione: Mare

Prima di iniziare il giro di risalita che la penisola Italiana intraprende nei pressi dell'Ultimo Faro d'Italia, il promontorio di Capo D'Armi, l'antica Leucopetra, sul lungomare di Lazzaro, nella parte di mare Ionio che separa la Calabria dalla Sicilia, dove il panorama offre uno spettacolo unico della costa nisseno-catanese, con sullo sfondo l'imponente Vulcano dell'Etna, sorge il Ristorante L'Accademia, ospitato nello Splendido Palazzo della Castelluccia, un piccolo Castello dell'800. La struttura si compone di una parte centrale su tre livelli e di una laterale su un unico livello, edificata in caratteristici mattoni di terracotta provenienti dalle fornaci di Lazzaro. L'interno è costituito da due sale: una elegante per ricevimenti e banchetti, con capitelli, colonne e travi che richiamano i templi della Magna Grecia con una illuminazione che la rende magica facendovi immergere nell'antichita ed una antica, ricavata in quello che era in origine il deposito, con archi e pilastri in mattoni a vista. Filippo Cogliandro è il Manager Executive Chef del ristorante, Vincenzo Vigliarolo è il suo Executive Chef, Demetrio Albano il Maitre.
L'Accademia nasce nel 1995 come ristorante su prenotazione, per onorare un personaggio vissuto a Lazzaro negli anni settanta, pittore di corte di Re Baldovino del Belgio, Jim Jansen.
E’ proprio a Lazzaro che Jim s'innamora dei colori forti dei paesaggi che richiamano le tecniche della scuola fiamminga e decide, essendo architetto, di farsi costruire una villetta immergendola nel verde con un ambiente semplice e raffinato, luogo dove sorgeva in precedenza L’Accademia.
Dal gennaio del 2004, L’Accademia si trasferisce nell’antico “Palazzo della Castelluccia”.
Perché proprio questo nome L’Accademia, abbinato ad un Ristorante?
Perché negli anni ’70, Jim Jansen apre la sua “Accademia di pittura” ma in un paese come Lazzaro, all’epoca povero culturalmente ed economicamente, la sua scuola ha poca fortuna e la difficoltà di poter trasmettere l’arte a qualcun altro, fa scattare in Jim Jansen una produzione esagerata di opere d’arte che coinvolgono a tal punto Filippo tanto da spingerlo in quel fantasioso mondo.
Ma ahimè il nostro Filippo non riesce ad esprimere creatività sui quadri e involontariamente, preparando delle piccole cenette per gli amici, inserendo estro e fantasia, si scopre artista della cucina.
Da qui l’idea del ristorante e la scelta del nome: Jansen faceva arte con i suoi quadri di pittura, Filippo con i suoi piatti.
Il tempo ha completato “l’opera”: corsi di cucina con i più grandi maestri della ristorazione, spesso in giro alla ricerca del gusto e della creatività.
"Amo lavorare con le mani e l’immaginazione, i miei piatti non sono soltanto un connubio perfetto di gusti e di sapore,
ma sono anche bellissimi dal punto di vista scenografico,…sono da “Accademia”.

Posizione

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